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Mostraci il tuo volto – …la ripresa!

Ascoltare la Parola di Dio in un clima di preghiera per riconoscere in essa il volto di Cristo, nostro Signore, nostra Idade_Media_Arte_Bizantina_Mosaico_de_Jesus_Cristo_em_Santa_Sofia-620x330salvezza, nostra pace.  Dopo l’interruzione forzata di questi mesi, nel rispetto delle norme e anche nella modalità online, riprendiamo quest’esperienza di fede e di condivisione.

L’orario degli incontri sarà modificato per rispondere alle attuali restrizioni. Non ci incontreremo quindi come sempre il lunedì sera, ma la domenica pomeriggio, dalle 17 alle 18. 

Il primo incontro, domenica 24 gennaio ci darà l’opportunità di incrociare e vivere insieme molte occasioni.

nello stesso incontro, avremo infatti l’occasione di valorizzare la domenica della Parola, fissata quest’anno proprio in questa data riflettere sul Padre Nostro, che il nuovo messale ci propone di pregare con due piccoli ritocchi di traduzione. La meditazione del Padre Nostro è anche una delle opere richieste per ricevere il dono dell’indulgenza durante questo anno dedicato a San Giuseppe.

Sarà possibile partecipare all’incontro anche attraverso la diretta sul canale YouTube “chiedi cerca bussaLogo youtube

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Novena di Natale

Una proposta di preghiera dal 16 al 24 Dicembre per preparare il cuore alla venuta del Salvatore. Ogni giorno un personaggio o un dettaglio preso dai vangeli che raccontano la nascita di Gesù ci aiuterà a fare spazio nel cuore perchè nasca in noi il Salvatore, Cristo Signore.Unknown-2

Lo shcema della preghiera:    

  1. Iniziamo con il segno di croce e l’invocazione allo Spirito Santo
  2. Accogliamo la meditazione del giorno
  3. Concludiamo come indicato alla fine del libretto

Invochiamo lo Spirito Santo:

Vieni, Santo Spirito,

manda a noi dal cielo

un raggio della tua luce.

 

Vieni, padre dei poveri,

vieni, datore dei doni,

vieni, luce dei cuori.

 

Consolatore perfetto,

ospite dolce dell’anima,

dolcissimo sollievo.

 

Nella fatica, riposo,

nella calura, riparo,

nel pianto, conforto.

 

O luce beatissima,

invadi nell’intimo

il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,

nulla è nell’uomo,

nulla senza colpa.

 

Lava ciò che è sordido,

bagna ciò che è arido,

sana ciò che sanguina.

 

Piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido,

drizza ciò ch’è sviato.

 

Dona ai tuoi fedeli

che solo in te confidano

i tuoi santi doni.

 

Dona virtù e premio,

dona morte santa,

dona gioia eterna. Amen

 

16 dicembre - I potenti della terra

 

Lc 2,1-3

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.

***

Anche oggi i potenti gestiscono grandi ricchezze, muovono masse di persone, spesso opprimono popoli, piegando gli interessi di tutti a quelli di qualcuno. Davanti a tutto ciò rischiamo di sentirci impotenti e di portare in cuore l’impressione che in fondo non c’è nulla di utile che possiamo fare. La storia però è nelle mani di Dio, e anche nel disagio del censimento voluto da un potente, si nasconde il cammino della salvezza, del regno di Dio che si realizza. Noi possiamo contribuire a cambiare la storia, non cercando di vincere i potenti, ma accogliendo l’onnipotente. Egli ha bisogno di noi per abitare il mondo!

17 dicembre - Maria

Lc 2,6-7

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per Maria i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

Lc 2,19

Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.

***

Maria potrebbe ribellarsi ai fatti. Ma quale regno? Ma quale salvatore? Questo figlio del quale Gabriele aveva annunciato grandi cose nasce in un rifugio di fortuna perché Maria e Giuseppe sono stati rifiutati. Maria potrebbe sentirsi arrabbiata, oppure inadeguata. Potrebbe ribellarsi a Dio, delusa da questi fatti. Al contrario, lei resta ferma in Dio, certa che l’apparenza inganna, e che egli non la deluderà. Chiediamo a Maria che ci insegni lo stesso atteggiamento di fiducia, che nasce da un cuore che sa fare silenzio, che sa meditare, che accetta di non trarre subito conclusioni ma di attendere e di lasciarsi gradualmente illuminare.

 

18 dicembre - Giuseppe

Mt 1,18-21

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

***

Giuseppe è un uomo giusto. Egli non pretende di decidere da se. Non si sente assoluto. Non mette al centro i suoi sentimenti, la tristezza o la rabbia del momento. Si da piuttosto del tempo, per riflettere, per aprire il cuore a Dio. Proprio perché è giusto riconosce Dio come più grande, quindi attende di essere illuminato da lui. In sogno Dio gli indica una strada difficile, ma egli non ha dubbi: la sapienza di Dio diventerà la sua scelta di vita. Quando ci mettiamo al centro della nostra vita costruiamo il nostro inferno, perché tutto dipende da noi e pesa su di noi. La vita è un dono, viene da Dio. Mettiamo lui al centro, e vivremo di libertà, anche nella fatica.

 

19 dicembre - Betlemme

Lc 2,4-7

Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

***

Non c’è posto per una giovane coppia che sta per avere un bambino. E questo non perché gli abitanti di Betlemme siano gente cattiva e sadica. L’egoismo e l’indifferenza non vengono da una scelta, ma da una non-scelta. Chi non sceglie l’attenzione alle persone, la solidarietà, chi si ripiega nei propri affari e nelle proprie cose, chi comincia a mettere se stesso al centro della vita, diventa egoista senza saperlo, indifferente senza rendersene conto. Così, senza saperlo, vive in modo triste e cattivo. Non ci capiti come agli abitanti di Betlemme. Non diventiamo egoisti e disumani. Risvegliamo il cuore, altrimenti Dio stesso non potrà abitare in noi.

 

20 dicembre - L’asino e il bue

Is 1,2-3

Udite, o cieli, ascolta, o terra, così parla il Signore:

«Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me.

Il bue conosce il suo proprietario e l’asino la greppia del suo padrone,

ma Israele non conosce, il mio popolo non comprende».

***

L’asino e il bue che mettiamo nel presepe non sono presenti nei racconti dell’infanzia di San Luca e San Matteo. Compaiono invece nel libro del profeta Isaia, e sono un simbolo che vuole scuotere la coscienza del popolo. Mentre infatti gli animali riconoscono il loro posto e la fonte del loro nutrimento, Israele è un popolo ribelle che volta le spalle al Dio che lo ha creato e che lo sostiene. L’asino e il bue sono il segno di un Israele e di un’umanità che volta le spalle a Dio. Contempliamoli nel nostro presepe, e chiediamo allo Spirito che ci doni di riconoscere ed accogliere Dio presente nella nostra vita.

 

21 dicembre - La Mangiatoia

Lc 2,6-7

Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per Maria i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.

***

Gesù non ha una culla. Sua Madre Maria non può mettere il Bambino in un luogo adeguato. Letteralmente Luca dice che lo depose in un legno, un richiamo evidente al legno della croce. Quel bambino è venuto nel mondo per dare la sua vita. Quel legno però è stato identificato in una mangiatoia, visto che probabilmente quello dove stavano Maria e Giuseppe era un rifugio per animali, e questo ci fa pensare a qualcosa di grande. La vita di Gesù sarà dono in un modo particolare e straordinario: egli si farà, per coloro che lo accoglieranno, cibo di vita. Tutto questo a partire da un vecchio legno, da un po’ di paglia. Dio non teme  la poca paglia del nostro cuore, non teme cioè il fatto che siamo inadeguati ad accoglierlo. Egli nasce nella nostra povertà, nella miseria, e lì si fa dono di vita nuova.

 

22 dicembre - Gli Angeli

Lc 2,8-14

C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

***

Gli angeli giocano un ruolo di importanza fondamentale nella vicenda della nascita di Gesù, ma il loro modo di fare potrebbe sembrare sorprendente. Si rivolgono a gente marginale (i pastori) e parlano di gioia grande e di salvezza in riferimento ad un evento normale, quello della nascita di un bambino, avvenuto in un contesto triste e inadeguato. A pensarci bene quello degli angeli è un annuncio pieno di speranza. Il Dio che annunciano non è selettivo e altezzoso. Non si manifesta in luoghi ricercati e unici, ma nella quotidianità più povera e improvvisata. Basta aprire gli occhi, lo si potrà riconoscere nel volto tenero di un neonato. Gli angeli sono quelle persone che ci aiutano a leggere la nostra quotidianità alla luce del vangelo. Angeli siamo noi, quando con i gesti e con le parole illuminiamo il grigiore di qualcuno con la carità, con una testimonianza semplice che faccia intuire a chi abbiamo accanto che Dio è vicino, alle porte, dentro la realtà, anche la più inadeguata.

 

23 dicembre - I pastori

Lc 2,15-17

Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.

***

Gente semplice i pastori, ma dal cuore saggio. Sanno riconoscere cosa vale di più e cosa di meno. Sono gente legata ad un lavoro molto pratico, eppure non esitano a mettere al primo posto l’annuncio degli angeli che potrebbe sembrare così poco concreto, quasi uno strano sogno. Contempliamo i pastori, e impariamo da loro a lasciare ogni giorno, per un po’ di tempo le nostre occupazioni per ritirarci. Come loro camminarono verso Betlemme, così noi impariamo la strada del cuore che ci conduce all’intimità con Dio. troveremo la fonte della nostra gioia e della nostra salvezza.

 

24 dicembre - I Magi

Mt 2,1-2

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo».

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I Magi sono saggi, sapienti venuti dall’oriente, persone che per la loro cultura hanno anche una onorevole posizione sociale. Eppure non si sentono arrivati. Non si siedono sulle loro certezze, sul loro sapere. Non si aggrappano al potere che certo deriva dalla loro conoscenza. Sono uomini in ricerca. Il loro cuore è rimasto giovane, capace di entusiasmo, desideroso di orizzonti grandi, sempre in fermento e in crescita verso qualcosa di nuovo, verso una vita più vera, più buona, più grande. Lasciamo che questi personaggi ci scuotano. Diventiamo come loro giovani nel cuore, capaci di desiderare una vita più buona e più piena, un amore più autentico, un orizzonte migliore. Anche per noi allora splenderà una stella, una qualche intuizione del cuore che ci ricondurrà all’incontro con Dio, non però ripiegati dentro lo scontato, ma piuttosto capaci di sempre nuovo entusiasmo e vitalità.

 

Ogni giorno, Per concludere

  1. Regaliamoci qualche istante di silenzio per meditare nel cuore il messaggio del Vangelo, per farlo diventare intuizione di vita e motivo di preghiera. 
  2.  Preghiamo con le parole prese dall’antico introito della messa della IV domenica di avvento 

 

Stillate rugiada, o cieli, dall’alto,

E le nubi piovano il giusto.

Guarda, o Signore, l’afflizione del tuo popolo,

E manda Colui che stai per mandare:

Manda l’Agnello dominatore della terra,

Dalla pietra del deserto al monte della figlia di Sion:

Affinché Egli tolga il giogo della nostra schiavitù.

Stillate rugiada, o cieli, dall’alto,

E le nubi piovano il Giusto.

Consolati, consolati, o popolo mio:

Presto verrà la tua salvezza:

Perché ti consumi nella mestizia, mentre il dolore ti ha rinnovato?

Ti salverò, non temere,

Perché io sono il Signore Dio tuo,

il Santo d’Israele, il tuo Redentore

Stillate rugiada, o cieli, dall’alto,

E le nubi piovano il giusto.

 

  •  Invochiamo la vergine Maria, donna dell’Avvento, perché ci conduca ad accogliere il suo Figlio, Gesù, L’Emmanuele nostro Salvatore. 

 

O santa Madre del Redentore,

porta dei cieli, stella del mare,

soccorri il tuo popolo che anela a risorgere.

Tu che accogliendo il saluto dell’angelo,

nello stupore di tutto il creato,

hai generato il tuo Creatore,

madre sempre vergine,

pietà di noi peccatori.

 

Concludiamo invocando per noi la benedizione del Signore facendo il segno di croce e ripetendo queste parole:

Il Signore ci benedica,

ci preservi da ogni male

e ci conduca alla vita eterna.

Amen

 

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Scegliere… Amare!

Locandina GiovaniCosa significa oggi scegliere? In un mondo che ha moltiplicato le possibilità, le opzioni, le direzioni da intraprendere, la possibilità di fare una scelta buona e stabile per la propria vita sembra diventata sempre più difficile. Perchè? In che modo, e con quali strumenti possiamo continuare a fare delle scelte che servano a costruire il nostro futuro, a incamminarci verso una realizzazione di se abbastanza solida, verso delle relazioni buone, verso una vita vissuta in pienezza? In questi sette incontri cercheremo di metterci in gioco, lasciandoci guidare e illuminare anche dalla Parola di Dio, per iniziare a trovare dei punti di riferimento che ci aiutino a concretizzare scelte buone per la nostra vita. Gli incontri si svolgeranno negli ambienti della parrocchia nelle date indicate a partire dalle 16.45. Per chi lo desidera c’è la possibilità di partecipare alla messa (ore 18.30) e di fermarsi a condividere anche la cena.

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Mostraci il tuo volto

Dopo la positiva esperienza dell’anno scorso e i suggestivi incontri di questa estate, riprende nella nostra comunità l’esperienza di ascolto della Parola negli incontri “Mostraci il tuo volto”. Questo titolo si ispira all’espressione del Salmo 27 “Il mio cuore ripete il tuo invito: «Cercate il mio volto!». Il tuo volto, Signore, io cerco.” e dice il desiderio che anima questi incontri. Il desiderio che ci riunisce intorno alla Parola è infatti è quello di poter vivere un incontro sempre nuovo con il volto di Dio che Cristo ci ha rivelato. Un incontro che ravvivi la nostra relazione vitale con lui, che illumini di senso ogni angolo della nostra vita, che ci guidi verso il nostro bene e la pienezza della nostra vita. Durante questo anno ci lasceremo accompagnare dal Vangelo secondo Marco. 

Ci troveremo alle 20.45 nella cappella feriale di Bosco Chiesanuova sempre di lunedì nelle date: 22 ottobre, 5 novembre, 26 novembre, 17 dicembre, 14 gennaio, 4 febbraio, 25 febbraio, 18 marzo, 8 aprile, 29 aprile, 20 maggio. Nel primo incontro, quello del 22 ottobre, mediteremo su un brano che abbiamo già incontrato lo scorso anno e saranno date indicazioni sul metodocon cui vivremo gli incontri. La serata servirà a fornire una “cartina geografica”degli incontri a chi vivrà per la prima volta questa esperienza, e a a chi, pur avendo già vissuto qualche incontro l’anno scorso, desidera rinfrescare la memoria del cuore. 

Questo il link per scaricare il volantino degli incontri in formato PDF: Mostraci il tuo volto – volantino 2018-2019

Lo Spirito Santo accompagni questa nostra esperienza perchè la Parola di Dio porti frutti abbondanti nella nostra vita!