Sabato 3 Giugno nella Basilica di sant’Anastasia a Verona il vescovo mons. Giuseppe Zenti presiederà la solenne veglia di Pentecoste. Siamo invitati a metterci in comunione con questo momento di preghiera e a prepararlo con la novena di Pentecoste. Troviamo i testi per la preghiera sul libretto a disposizione in fondo alla chiesa oppure qui sotto.
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Solennità di tutti i Santi
Ogni anno il primo giorno di novembre, la Chiesa ci invita a fare memoria di tutti i santi. Una grande festa con tutti i fratelli che hanno trovato gioia e pienezza di vita nel seguire il Vangelo. Monaci e vescovi, laici e sacerdoti, papi e persone semplici, religiosi e sposi, anziani e giovanissimi, dediti alle attività più varie, ma uniti da un solo filo conduttore: la scoperta dell’amore di Dio, il desiderio di farlo diventare la luce di ogni giorno, nei pensieri e nei gesti. Accanto ai Santi, il due novembre ricordiamo anche i nostri cari defunti, per augurare loro di far parte della festa del paradiso.
Nelle nostre comunità parrocchiali celebreremo la solennità dei santi e la commemorazione dei defunti secondo questi orari
A Bosco Chiesanuova:
Messe con orario festivo: Sabato 31 ore 18.30, domenica 1 ore 8.30, 11, 18.30. Nel pomeriggio di domenica, alle 15.30 la liturgia della Parola e la processione al Cimitero.
Lunedì 2 la messa al cimitero alle ore 16.00
A Valdiporro:
Messe con orario festivo: sabato 31 ore 20.00, domenica 1 ore 9.45. Nel pomeriggio di domenica, alle ore 14.30 la liturgia della Parola e la processione al Cimitero.
Lunedì 2 la messa al Cimitero alle ore 10.30
San Zeno, grande uomo di Dio
San Zeno, Patrono della Diocesi di Verona
San Zeno (o Zenone), di origine africana (come lo conferma lo stile dei suoi discorsi), si ritiene nato a Cesarea di Mauritania (l’odierna Scerscel nel Marocco) verso l’anno 300. Ebbe probabilmente una famiglia cristiana perché, da bambino, fu testimone commosso del martirio di S. Arcadio, del quale esaltò poi la fortezza. Frequentando le scuole universitarie di Cirta e Madaura, acquisì una vasta cultura classica, studiando Tertulliano, S. Cipriano, Lattanzio, di cui risentono i suoi discorsi. Forse accompagnando S. Atanasio, Patriarca di Alessandria d’Egitto, esule cacciato dagli eretici ariani, venne a Verona, e qui su invito del Vescovo S. Lucillo, si fermò.
Verona, dopo Aquileia, era la maggiore città del Veneto e dell’ Istria. Qui Zeno divenne sacerdote e si distinse per il suo intenso lavoro apostolico. Alla morte di S. Cricino, venne eletto Vescovo, ottavo della serie dei vescovi veronesi, e consacrato l’8 dicembre 362.
Di lui rimangono 93 “Sermoni” nei quali sentiamo l’eco delle opere da Lui compiute nel suo faticoso episcopato. Egli portò Verona, ancora pervasa da insidie ereticali e da un paganesimo rinascente, ad una generosa vita cristiana, soprattutto con la sua predicazione, tenuta nella Basilica da lui edificata, di cui rimangono significativi resti nel complesso archeologico della Cattedrale.
Morì il 12 aprile di un anno incerto fra il 372 e il 380 dopo aver impresso nella comunità cristiana veronese un’orma di sapienza, di amore e di virtù. La sua tomba fiorì subito di quei miracoli che Zeno già in vita, ebbe da Dio il privilegio di compiere. La devozione a Lui si diffuse e col suo nome sorsero chiese, oltre che in Verona, in tante città d’Italia e d’Europa. La Basilica romanica, nella cui Cripta è custodito il suo corpo, sorta verso il 1000, è mirabile poema di fede, di storia, di arte, e canta la gloria di Zeno, patrono della Città di Verona e della Chiesa veronese.
(Il testo è preso da un’immaginetta stampata in occasione della “peregrinatio” dell’urna con le reliquie del Santo nelle parrocchie della Diocesi di Verona.)
Quarantore: un’esperienza nuova!
L’appuntamento tradizionale delle quarantore, quest’anno ha respirato aria nuova! Dopo attente riflessioni il Consiglio pastorale parrocchiale con don Lucio ha deciso di avviare un cammino di rinnovamento, perché questo momento della vita della parrocchia risponda a due esigenze: da una parte il desiderio di offrire a tutti un tempo prolungato di preghiera con occasioni particolari per nutrire la fede, dall’altra parte la necessità di rinnovare la proposta per andare incontro alle attuali esigenze di tempo e di comunicazione. L’esperimento di quest’anno è stato positivo. Le celebrazioni, rivolte alle varie categorie di persone, e le possibilità di adorazione e confessione, hanno visto in generale tante presenze e una intensa partecipazione. Alcune proposte sono ancora da ripensare, ma l’entusiasmo della partenza ci aiuterà sicuramente a rielaborarle, perché, anno dopo anno, questo evento diventi sempre più interessante, utile, accessibile a tutti.